Il workshop, promosso da Università del Salento in collaborazione con Futuri Probabili e Marina Militare, nell’ambito del più vasto programma ‘Civiltà del mare. Il subacqueo’, è dedicato ai Sistemi di mappatura, catalogazione, rilievo e monitoraggio - Sistemi informativi del patrimonio subacqueo culturale e ambientale e mira, pertanto, a condividere metodologie e tecnologie innovative per la ricerca, il posizionamento, la documentazione ad alta risoluzione e il monitoraggio per la conservazione in situ e la valorizzazione del patrimonio sommerso culturale e naturale a diverse profondità.
Oggi è possibile facilitare e rendere più ergonomico ed economico il lavoro di archeologi, biologi e altri ricercatori, garantendo al tempo stesso condizioni di sicurezza durante le operazioni subacquee, grazie all’utilizzo della fotogrammetria subacquea e all’integrazione di vari tipi di telecamere e sensori (come sonar e multibeam) installati su droni sottomarini o di superficie telecomandati. Le nuove metodologie consentono anche la documentazione e la mappatura di profondità maggiori – precluse a operatori umani - ed estensioni notevoli di fondale.
Inoltre, il patrimonio subacqueo è attualmente riservato ai professionisti e ai subacquei sportivi: le tecnologie possono invece consentire l’accessibilità “ampliata”, la fruizione e la condivisione dei paesaggi sottomarini attraverso modelli 3D e percorsi immersivi o semi-immersivi, restituendo alle comunità un patrimonio “invisibile” o comunque ancora privilegio per pochi.