I problemi della sicurezza nazionale sono affrontati dai maggiori paesi del mondo attraverso apposite strategie, periodicamente aggiornate, esposte in un documento che tiene conto del contesto globale e di tutte le priorità interne e internazionali.
L’Italia non ha ancora questa strategia. La lacuna è dovuta a molteplici fattori.
Sino a tutti gli anni Novanta abbiamo avuto governi instabili, ma stabilità di indirizzo politico perché avevamo lo stesso partito dominante e i ministri erano quasi sempre gli stessi, seppure in altre responsabilità rispetto al governo precedente. Entrambi i fattori garantivano certezza delle linee politiche di fondo e della collocazione internazionale. Altro contributo alla stabilità veniva dall’appartenenza alla Comunità atlantica e alla Unione Europa, alleanze che rispondevano anche a specifiche esigenze di sicurezza e di sviluppo.
A partire dagli anni Novanta, la crisi del sistema politico, dovuta alla fine della guerra fredda, che rendeva meno significativo il ruolo dell’Italia nella geopolitica, e determinata dalla crisi dei tradizionali partiti per effetto dei processi avviati per le corruzioni politiche, cosiddetta Tangentopoli, perdurò la instabilità dei governi, ma con diverse maggioranze, e con il conseguente mutamento degli indirizzi politici da parte di ciascun governo rispetto a quello precedente. Gli Esecutivi sono stati costretti a misurarsi sulla quotidianità ed è risultato difficile elaborare progetti di lungo periodo.
Questo Position Paper, redatto da un apposito gruppo di lavoro*, intende proporre all’attenzione dei decisori politici le aree che potrebbero prioritariamente rientrare nella nostra strategia. Si tratta di una selezione, certamente non esaustiva, operata sulla base del contesto internazionale, delle priorità, del cambiamento d’epoca, dei bisogni interni, delle minacce e delle opportunità, degli obbiettivi sociali ed economici. Il paper individua le aree di maggiore rilevanza strategica, ma non propone soluzioni, se non quando richiama soluzioni già in corso. In ogni caso la decisione spetta all’autorità politica.
*Costituito da: Danila Aprea, Andrea Battiston, Vincenzo Camporini, Lucio Caracciolo, Marco Casu, Enrico Comin, Massimo Claudio Comparini, Alessandro Fontana, Giorgio Marsiaj, Giampiero Massolo, Roberto Menotti, Stefano Monti, Enrico Panai, Francesca Piazza, Vincenzo Pisani, Lapo Pistelli, Enrico Savio, Luca Sisto, presieduto e coordinato da Luciano Violante. Alla redazione del Paper hanno contribuito, con il coordinamento di Luciano Violante, Danila Aprea, Andrea Battiston, Marco Casu, Francesca Piazza, Vincenzo Pisani, Lapo Pistelli, Enrico Savio. Per la preziosa collaborazione, ringraziamo il dottor Luca De Angelis, Direttore Generale per le nuove tecnologie abilitanti, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e il Prefetto Stefano Laporta, Presidente ISPRA, le ricercatrici e i ricercatori dell’Istituto.