L’incontro tra algoritmi non deterministici ad output programmabile (la cosiddetta “intelligenza artificiale”) e i dati biometrici/intimi/inconsci dell’individuo è attualmente al centro delle preoccupazioni etiche e giuridiche europee e internazionali riguardo a manipolazione cognitiva, sfruttamento delle vulnerabilità individuali e sorveglianza a distanza in tempo reale. Eppure, in alcuni contesti specifici, come gli ospedali o le fabbriche, e con il consenso degli utenti, il monitoraggio biometrico costante può contribuire alla prevenzione degli infortuni e al rispetto dei bioritmi naturali (e dunque del benessere) dei lavoratori. Il gruppo di ricerca su Bioinformatica e libertà cognitiva, promosso dall’Associazione Futuri Probabili e dalla Fondazione Olitec, organizzerà nel 2025 una serie di incontri e sperimentazioni (sandbox normativi) su criticità e opportunità delle tecnologie bioinformatiche.