La democrazia politica non sta passando uno dei suoi migliori momenti. Il numero dei paesi retti da sistemi democratici sta diminuendo. In molti paesi assistiamo a riforme tese alla limitazione dei diritti individuali e dei poteri degli organi di garanzia costituzionali. Assistiamo inoltre a un calo della partecipazione politica e sono indebolite le sedi di rappresentanza degli interessi popolari.
Quali sono le ragioni di questa disaffezione e crisi di fiducia verso la democrazia? Winston Churchill diceva che “la democrazia è la peggior forma di governo eccezion fatta per tutte le altre forme di governo che si sono sperimentate”, cosa ci ha portato a pensare che si possa oggi trovare una forma migliore?
Ci si propone di farlo ripercorrendo alcune tappe della storia della nostra costruzione democratica, dalla stesura della Costituzione all’emergere di sovranismi e neo-populismi che caratterizzano l’ultimo periodo storico. Oltre che conoscenza e capacità critica, la vita democratica è esperienza, confronto ideale, costruzione di comunità pensanti e capacità di costruire compromessi che siano passi avanti per tutta la società.
Per questo il percorso di quest’anno si propone, oltre alle lezioni di importanti relatori, di dare ampio spazio ad approfondimenti diretti, ad esercitazioni in cui si confrontano diverse posizioni, e a visite presso assemblee elettive locali. A conclusione del corso si organizzerà una visita al Parlamento Europeo.
Obiettivo è comprendere e fare esperienza che la politica è teoria e prassi, che costruire comunità di partecipazione e di rappresentanza è tutela degli interessi dei più deboli. Ed anche che la grande politica è arte del possibile, è rifiuto di purismi e massimalismi perché il riconoscimento delle ragioni dell’altro e il perseguimento degli interessi di tutti passa per la capacità di costruzione del consenso attraverso la ricerca di punti comuni di compromesso.
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