La giornata è stata aperta da un saluto del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e dagli interventi del Presidente Luciano Violante e di Guido Crosetto, Ministro della Difesa. Il convegno ha visto relazioni introduttive di esperti del settore, tra cui Simonetta Di Pippo, docente di economia spaziale alla SDA Bocconi, e Sergio Marchisio, professore di Space Law. La tavola rotonda coordinata da Alessandro Pajno ha riunito personalità significative come Stefania Craxi, presidente della Commissione Affari esteri e difesa del Senato, e Giorgio Saccoccia, presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Le conclusioni sono state affidate all’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, che ha sottolineato l'importanza di un provvedimento legislativo per stabilire principi e direttive d'azione in un settore che coinvolge circa 200 aziende italiane e prevede investimenti di poco meno di cinque miliardi di euro.
Durante la conferenza è stato presentato anche il progetto di ricerca "Space Law".
Nel 2021, il settore spaziale ha raggiunto un valore stimato di 469 miliardi di dollari, comprendendo attività governative, satelliti commerciali, stazioni di terra e servizi spaziali. L'Italia è uno dei principali contribuenti dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), con un investimento di 590 milioni di euro. L'analisi delle opportunità per il Paese si concentra su diverse aree: l'osservazione della Terra, le telecomunicazioni satellitari, la logistica in orbita, le stazioni spaziali commerciali, l'energia solare spaziale e l'esplorazione lunare. Le costellazioni di satelliti per l'osservazione della Terra offrono dati utili per vari settori industriali, con l'Italia che possiede una forte domanda istituzionale, ma potrebbe ampliare il mercato coinvolgendo aziende non spaziali.
Il mercato delle telecomunicazioni satellitari, valutato 71,6 miliardi di dollari nel 2021, è in crescita grazie ai satelliti in orbita bassa per l'Internet e l'IoT, anche se presenta elevate esigenze di capitale e forti concorrenti. La logistica in orbita, che comprende servizi come la mobilità, l'estensione della vita dei satelliti, la rimozione di detriti e la fabbricazione in orbita, rappresenta un mercato emergente che potrebbe raggiungere i 4,1 miliardi di dollari entro il 2031. La dismissione della Stazione Spaziale Internazionale offre l'opportunità di creare stazioni spaziali commerciali per la ricerca e la produzione nello spazio.
L'energia solare spaziale, che prevede la raccolta di energia solare nello spazio e la sua trasmissione sulla Terra, richiede grandi investimenti e una maturità tecnologica ancora da raggiungere. Infine, l'esplorazione lunare vedrà un aumento delle missioni nei prossimi decenni, con l'obiettivo di sviluppare un'economia sostenibile basata sull'uso delle risorse locali. Per affrontare queste opportunità, si suggerisce di creare una strategia spaziale nazionale per rafforzare la leadership italiana in settori strategici come l'osservazione della Terra e le stazioni spaziali commerciali.