L'incontro "Giornata Nazionale dello Spazio: Spazio, Sicurezza, Difesa" è stato aperto dal Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e dal Presidente Luciano Violante. Il Ministro Vittorio Colao ha tenuto il discorso principale, incentrato sulle politiche spaziali italiane e sul ruolo dell'Italia nell'ambito della cooperazione internazionale per l'esplorazione e la difesa spaziale. Durante l'evento, è intervenuto Roberto Vittori, astronauta dell'Aeronautica Militare e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ha esplorato i temi della sicurezza e della difesa tra aerospazio e spazio, evidenziando l'importanza di un approccio integrato e tecnologicamente avanzato per affrontare le nuove minacce e le opportunità nel dominio spaziale. A seguire una tavola rotonda che ha coinvolto Luca Capasso, Generale di Brigata Aerea e capo del Comando Operazioni Spaziali, Roger De Menech, Vicepresidente della Commissione Difesa della Camera, e altri esperti del settore. Tra i temi trattati, l'evoluzione della cooperazione tra le forze armate e l'industria, l'importanza della gestione delle risorse satellitari e il ruolo strategico dello spazio per la sicurezza nazionale. Ha concluso i lavori il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ha ribadito l'importanza di integrare lo spazio nelle strategie di sicurezza nazionale, riconoscendo il valore strategico delle collaborazioni internazionali e della crescita tecnologica. La Giornata Nazionale dello Spazio ha così offerto una visione completa delle sfide e delle opportunità nel campo della sicurezza e della difesa spaziale, sottolineando l'importanza di una continua evoluzione delle capacità italiane per affrontare le nuove dinamiche globali.
Il percorso dello spazio militare italiano ha avuto inizio il 7 febbraio 2001, quando il generale Mario Arpino, capo di Stato maggiore dell'Aeronautica e successivamente della Difesa, ha avviato il lancio del satellite militare Sicral 1 per le telecomunicazioni. Questo evento ha segnato l'avvio dell'utilizzo dei servizi satellitari a supporto delle operazioni militari. In seguito, con il programma Cosmo-SkyMed, l'Italia ha sviluppato una costellazione di satelliti per l'osservazione della Terra con un'impostazione "duale", coinvolgendo sia l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che la Difesa.
Negli ultimi anni, lo spazio militare ha registrato una significativa accelerazione, in particolare con la creazione della Space Force statunitense nel 2019. Questo nuovo corpo militare ha ispirato una serie di iniziative simili a livello internazionale, come il Commandement de l’Espace in Francia e il Comando delle Operazioni Spaziali in Italia. La riorganizzazione ha portato a un cambiamento nella gestione delle operazioni spaziali, con un nuovo focus sull'integrazione delle tecnologie spaziali con le capacità operative tradizionali.
Un aspetto cruciale discusso durante l'evento è stata la differenza tra spazio e aerospazio, due ambienti con caratteristiche fisiche e tecnologiche distinte. Lo spazio è caratterizzato dall'assenza di forze aerodinamiche, mentre l'aerospazio coinvolge dinamiche diverse che richiedono tecnologie e operazioni specializzate. L'Aeronautica Militare italiana ha acquisito nel tempo competenze avanzate nel settore aerospaziale, enfatizzando la necessità di riconoscere e sfruttare le distinte opportunità offerte da ciascun dominio.
L'evento ha sottolineato la necessità di un cambiamento di paradigma nella gestione delle politiche spaziali, con un'attenzione particolare alle nuove tecnologie emergenti nell'era del "New Space", caratterizzata da miniaturizzazione e intelligenza artificiale. La Difesa deve quindi passare da un approccio passivo a uno proattivo, stimolando l'innovazione tecnologica per garantire la competitività dell'Italia in ambito spaziale.
L'Italia ha svolto un ruolo di primo piano sia in Europa che come partner privilegiato degli Stati Uniti. La cooperazione internazionale è fondamentale per mantenere l'accesso alle tecnologie più avanzate e per rafforzare le capacità operative nazionali, garantendo al contempo un equilibrio tra gli impegni europei e le alleanze transatlantiche.