Generazione IA generativa (versione estesa)

Redazione Futuri Probabili

17/7/24

ProgettI
2030-2040 Futuri Probabili
SCARICA DOCUMENTI
No items found.
L'IA può costruire un mandolino? Quali professioni è in grado di svolgere? Quali professioni è bene che svolga? E infine: quali professioni non dovrebbe assolutamente svolgere? La risposta, come di consueto, a ragazze e ragazzi (da Cagliari, Napoli, Brindisi, Cuneo, Torino, Milano, Lodi, Firenze, Bologna e Roma). Dalle risposte si evince che, qualsiasi cosa sia l'IA, è difficile comprenderne l'impatto reale sul mercato del lavoro. Abbiamo preso come proiezioni di riferimento le previsioni esposte nei quaderni preparatori alla recente Dichiarazione di Bletchey. I lavori che i ragazzi lascerebbero fare alla macchina sono sostanzialmente lavori pesanti e pericolosi, noiosi e ripetitivi (edilizia, riparazioni, pulizie), settori nei quali le proiezioni prese in esame prevedono esigui margini di complementarietà umano-macchina nel prossimo futuro. Margini che invece crescono nelle professioni ritenute esclusivamente umane dalla maggioranza dei ragazzi: sanità e servizi sociali: "la macchina non ha emozioni, può andare in tilt". Più acceso, invece, il dibattito sul "giudice robot" e sull'impiego dell'IA in campo pedagogico. Una ragazza di Cagliari ha sempre sognato un assistente virtuale allo studio e in effetti, dati alla mano, la curva d’apprendimento di un insegnamento personalizzato raddoppia il potenziale del classico rapporto docente-studente (1 a 30).

Torniamo a chiedere: hai mai usato ChatGPT per fare i compiti? È uno strumento innegabilmente utile per le ricerche, semplifica lo studio, permette di risparmiare tempo. Ma a che prezzo? Dai ragazzi e dagli esperti, in questo caso, la stessa risposta. Delegare la produzione di un testo, di una canzone, di un quadro significa raggiungere in breve tempo un prodotto, ma significa anche la sostanziale perdita del processo di maturazione personale che avviene nel corso della produzione. Fare i compiti è soprattutto un fare. Solo in secondo luogo un pervenire al risultato. Ma il pericolo maggiore dell’IA è la sua combinazione con gli imminenti dispositivi del Web3. Dopo l’era del cellulare si apre una stagione di dispositivi ad alto impatto intrusivo, in grado di condizionare l’utente a livelli finora sconosciuti. Essenziale allora che i giovani, a partire dai primi gradi di istruzione, comincino a masticare i rudimenti dell’informatica, materia destinata a segnare, nel bene e nel male, la loro esistenza.

Con interventi di: Cosimo Accoto (Filosofo, Research Affiliate e Fellow MIT Boston, Adjunct Professor UNIMORE), Antonio Annona (Arrangiatore), Roberto Battiston (Fisico sperimentale, già Presidente ASI), Nunzia Ciardi (Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale), Mark Fasano (Cantautore), Salvatore Masiello e Michele Caiazza (liutai, Associazione Culturale “La Bottega del Mandolino”, Napoli), Massimiliano Nicolini (Sistemista Sviluppatore, Direttore Ricerca e Sviluppo Olimaint), Federica Resta (Dirigente del Garante per la protezione dei dati personali), Bruno Siciliano (Ingegnere, Coordinatore PRISMA Lab, Università di Napoli “Federico II”), Nicola Verlato (Pittore); e con interventi di ragazze e ragazzi dei seguenti istituti: Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II", Cagliari, ISIA Roma Design - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, Istituto Comprensivo "Isoardo-Vanzetti", Villafalletto (Cuneo), Istituto di Istruzione Superiore "Morante-Ginori", Firenze, Istituto Sociale, Torino, Liceo Artistico Statale “E. Rossi”, Roma, Liceo Classico Statale "E.Q. Visconti", Roma, Liceo Digitale "C. Matteucci", Roma, Liceo Scientifico “Bernini De Santis”, Napoli, Liceo Scientifico Statale “G. Gandini”, Lodi, Liceo Scientifico "Vincenzo Benini", Melegnano (Milano), Liceo Scienze applicate "A. Volta", Lodi, Secondo Istituto Comprensivo Statale, Ceglie Messapica (Brindisi).